<a href="/termini/138_DISTRIBUZIONE">Continua</a>'>distribuzione che serve a far richiudere la valvola di aspirazione o di scarico dopo che queste sono state aperte dall’albero a camme.
Le molle di richiamo devono avere delle caratteristiche tali da impedire lo "farfallamento" della valvola, che potrebbe provocare dei cali di prestazione e dei seri danni in casi di contatto tra la valvola stessa e il cielo del pistone.
Quando il numero di giri di rotazione diventa elevato, le tradizionali molle di richiamo non possono più garantire la perfetta efficienza e il giusto sincronismo di richiamo a causa dell'inerzia trasmessa loro dalle valvole.
Per ovviare a questo problema, nei motori più "spinti" si deve ricorrere a valvole più leggere per limitare questa inerzia, oppure, come nei motori di Formula 1, a valvole a richiamo pneumatico, che permettono di raggiungere regimi di rotazione di oltre 19.000 giri. Per avere un'idea delle differenze tra una valvola e l'altra, basti pensare che, a parità di dimensioni, una valvola in titanio internamente riempita di sodio (il cui peso è di 26 grammi) può arrivare a 15.500 giri, mentre la stessa valvola in acciaio (che arriva a pesare 48 grammi) ha come limite massimo i 14.000 giri motore.
la spiegazione chiarissima per carità ma vorrei puntualizzare. 1)La differenza di confronto g/m dei due sistemi non mi pare tanta,al contrario dei costi. 2)La maggioranza delle auto non supera i 6...