<a href="/termini/399_FILTRO+ANTIPARTICOLATO">Continua</a>'>filtro antiparticolato Dpf - Fap nei motori iniettori pompa e cr.
Cercando di analizzare la vera prospettiva futura che ci aspetta utilizzando questo dispositivo, che entrerà sempre di più a far parte della dotazione di serie delle nostre automobili, nell'uso quotidiano di tutti i giorni, a dispetto di ciò che le case automobilistiche pressate dalle leggi anti inquinamento vogliono farci credere.
Grazie a tutti.
Come già daffermato prima, il filtro antiparticolato, qualificato nocivo per la salute e problematico come gestione, non vale una mazza di niente.
Solo per spillarti soldi.
Sono da prendere a calcioni chi ti vende e non ti informa su problematiche future. Le solite furbate del c... di casa nostra.
Spingono le vendite di diesel per fregartie farti spendere, così gira l'economia. I soldi da 1 mano all'altra e sono sempre quelli...
Certamente avrete dei problemi ma io ho una
multipla multijet 1.9 e quando accendo la macchina devo solo aspettare che la lucina si spenga e poi parto circa 10 secondi.
ciao ciao sono a 60.000 km 3 cambi olio
no problem
A giornimi arriverà un 170 cv D con DPF (VW Scirocco). Non sono impensierito + di tanto, dal dispositivo infernale ma, la sua presenza e funzione obbligherebbe a comprare diesel se solo siviaggia in autostrada o statali. Come si spiega allora che il diesel ha ultimamente avuto un incremto di vendite pari al 51%? Mi domando la parsimonisa sig.ra Rosina, che ora acquista un diesel per risparmiare, gusando l'auto in città, come l'aggiusta! Figuriamoci se i venditori ti dicono qualcosa: forse non sanno nemmeno loro le modalità ed il principio di gestione.
A giornimi arriverà un 170 cv D con DPF (VW Scirocco). Non sono impensierito + di tanto, dal dispositivo infernale ma, la sua presenza e funzione obbligherebbe a comprare diesel se solo siviaggia in autostrada o statali. Come si spiega allora che il diesel ha ultimamente avuto un incremto di vendite pari al 51%? Mi domando la parsimonisa sig.ra Rosina, che ora acquista un diesel per risparmiare, gusando l'auto in città, come l'aggiusta! Figuriamoci se i venditori ti dicono qualcosa: forse non sanno nemmeno loro le modalità ed il principio di gestione.
I 100 gr. di Pm 1-2, derivanti dalla rigenerazione di 100 gr di Pm10, sono molto più dannosi: se un Pm 10 si espelle con qualche colpo di tosse il Pm 1-2 te lo tieni dentro.
Grazie per il giovamento che arrechi alla nostra salute filtro antip. di euro 5 ( sia tu FAP con "cerrina" su auto del gruppo PSA _brevetto esclusivo_ o DPF su tutte le auto delle altre marche!
Grazie ai soliti politici EU che hanno partorito la regolase e ai nostrani che l' hanno applicato , i produttori hanno ideato un marchingegno in relazione alle conoscenze ed alle possibilità tecniche oggi disponibili.
Gli utenti ora hanno i lori conseguenti problemi di gestione ( la società un'ulteriore, di salute)e devono imparare a convivere con il dispositivo, DPF o FAP che siano,(quest'ultimo non certo scevro di inconvenienti tecnici), gestendolo sulla base di parametri più o meno certi:ogni 700 km. di massima ricorrerebbe la rigenerazione; l'instabilità e l'inerzia a salire del n°di giri, la temperatura che si alza a 95/97°C all'inizio di rigenerazione.
Ma cazzo!!!! LEGGO DA + PARTI E RICORRENTEMENTE CHE I VENDITORI NON SI ESPRIMONO, NON DICONO NIENTE SUL CONGEGNO O PEGGIO, SONO NEL MERITO DEGLI EMERITI ASINI. NESSUNO E' SUI FORUM ED HA UN BRICIOLO DI AMOR PROPRIO NEL PRESENTARSI E A ESPRIMERSI???????????
Salve ragazzi, sono l'avv. Aliperti, possiedo una Fiat 500 1.3 Mj con il più volte decantato problema, e vi esorto a prendere contatti con me alla mail viremar@libero.it, al fine di avviare una Class Action contro Fiat S.p.a. ed ottenere la corresponsione da parte loro di un lauto risarcimento, oltre (se volete), la restituzione della vettura al concessionario dietro corresponsione del valore commerciale della vettura. Cordiali Saluti.
Ciao a tutti.
Mi sono "affacciato" a questo forum diversi mesi orsono, in quanto il FAP della mia citroen C5 mi ha letteralmente "distrutto" dal non funzionamento. Non comprerò mai più in vita mia una citroen, neanche fosse l'ultima marca disponibile al mondo, piuttosto in sella ad un asino. Ad oggi dopo tre anni e almeno 4.000,00 € buttati nel cesso, non ho ancora risolto il problema, non ho trovato un solo concessionario citroen disposto a "cancellarmi" questo maledetto dispositivo, non ho più parole o meglio parolacce per maledire la citroen e il FAP, alla fine cambierò auto
(rigorosamente usata, senza FAP, NO CITROEN) e demolirò quell'aborto della mia C5 ( 143.000 Km da non credere), ma sono stremato dalla lotta. Coraggio a tutti voi, la lotta sarà ancora dura e senza speranza perchè gli interessi delle grandi case automobilistiche sono troppo alti, e sopratutto i guadagni.
Flavio
Mi rivolgo all'avv. Aliperti(5/2/2011 14.53) ed alla proposta avanzata per l'intrapresa di un azione da parte di noi malcapitati alfine di tutelare collettivamente i nostri interessi.Indubbiamente la class action rappresenta uno dei pochi, se non l'unico strumento a disposizione per affrontare in solido il danno subito, ma ahimè si ridure ad un' arma spuntata che si presta a lungaggini, inconveniente che negli Stati Uniti è suppergiù inesistente data la serietà con cui si offrono mezzi e tutela per la proprietà.
Se sugli stessi fatti ci sono in corso un'istruttoria davanti a un'autorità indipendente o un giudizio presso il giudice amministrativo, il giudizio potrebbe subire una sospensione.
Insomma, i tempi sono lunghi e, come al solito, la fa franca il cattivo a meno che un giudice non abbia anch'egli un diesel con DPF...
Seriamente, la proposta che lei avanza è concreta e positiva. E' un passo avanti rispetto l'apporto di esperienze negative che si leggono purtuttavia,dati i tempi ed il fattore Stato una class action può essere di beneficio solo se un consumatore la ottenga a titolo gratuito cioè, non debba sborsare un euro di spesa attuale e successiva.
Almeno, questa è la mia opinione da cittadino di fronte ad una legislazione partorita male, burocratica, poco chiara, di parte e soprattutto applicata pessimamente.
Sposo perfettamente la sua opinione, ma, vorrei invitarla a riflettere sul fulcro essenziale della situazione, mi spiego meglio, se nessuno inizia ad intraprendere azione legale al fine di salvaguardare i diritti fondamentali di ogni possidente la vettura, le case costruttrici, non solo la faranno franca, ma saranno incentivate ad operare tali abusi a danno del consumatore finale, non essendovi limite al loro strapotere, in considerazione del fatto che per colui che imbocca nel tranello è più conveniente fare silenzio e subire, anzichè adire l'A.G.
La cosa che fa riflettere di più, è che, la motivazione addotta dai dipendenti Fiat (officine autorizzate e Call Center 800.342.800), tendente a giustificare la disfunzione, a danno del cliente, del FAP, è quella dell’erroneo utilizzo della vettura, in considerazione del fatto che dovrebbe essere utilizzata “non solo per tragitti cittadini” (quindi preferendo i tratti autostradali e le strade extraurbane), e che all’atto dell’accensione della spia DPF, si sarebbe dovuto tenere la vettura a motore acceso ed in circolazione ad una velocità minima costante di 60 Km/h, al fine di permettere una regolare rigenerazione del filtro. All’uopo, al fine di sminuire il fondamento di tale giustificazione si pongono sul piano di razionale giudizio 2 punti:
1) Il Filtro antiparticolato è previsto come dotazione della loro gamma di vetture da numerose case automobilistiche, su vetture aventi la stessa o simile cilindrata della Fiat 500 in oggetto (tra cui Opel, Ford, Peugeot, Citroën ecc.), ed in tali ultime circostanze il funzionamento si basa perlopiù su tecniche diverse di smaltimento del particolato e sull'utilizzo dell'additivo Eolys, eliminando del tutto problemi di allagamento coppa olio , scarsa resa motore, ed usura precoce olio motore.
2) Tale asserzione inoltre, non può estraniare dalla considerazione, la fattispecie che, un prevalente utilizzo della vettura sui tratti autostradali, preferendoli a quelli cittadini, comporti un palese aumento dei costi di gestione della vettura in termini di pedaggi autostradali, e limiti quindi la libertà di determinazione economica e personale dei possidenti la vettura, che dovrebbero ogniqualvolta si accenda la spia DPF (quindi in una qualsiasi ora del giorno e della notte, e quindi anche controvoglia), portare la vettura in autostrada o strada extraurbana e percorrere un certo numero di km ad una velocità di 60 Km/h, altresì ampliando, il pacchetto annuo di spese di gestione della vettura, fomentato dal costo del carburante necessario all’espletamento della procedura su descritta. Concludendo, tale obbligo imposto ai possessori la vettura, nondimeno infrange i principi di rango costituzionale posti a fondamento di tali summenzionate libertà fondamentali dell’individuo, e tale violazione, anche se COSTOSA (ma non tanto), per il consumatore, non può assolutamente essere accettata, e la tutela giurisdizionale mercè ricorso ordinario, sarà sicuramente premiata dall'organo giudicante che accertato l'evento dannoso delle parti intervenute, non potrà che accogliere il ricorso condannando la causa costruttrice alla corresponsione di un lauto risarcimento.
inoltre tale giudizio, costituirà un precedente giudiziario, che avrà l'effetto di deterrente in relazione alla condotta menefreghista e scorretta nei confronti del consumatore finale espletata dalle case costruttrici, ed in particolar modo la Fiat, comportando il quasi sicuro accoglimento dei futuri ricorsi proposti da soggetti vessati da tali difetti di fabbricazione, assolutamente non ammessi come tali dalle case costruttrici, onde evitare il richiamo di decine di migliaia di vetture.
Cordiali Saluti.
da quello che ho letto ci sono altri problemi che vanno sottoposti al giudice in caso di classaction,
tutte le assistenze delle case automobilistiche affermano che in fase di rigenerazione fap dpf bisogna portare l'auto oltre 2000rpm o a una velocità di 60km/h,
adesso il problema è il seguente,
sulle utilitarie "autovetture acquistate esclusivamente per l'uso cittadino" in fase di rigenerazione come fanno a portare l'auto a 60km/h in città visto che il limite è 50?
Se ci si trova in una grande città e non si riesce a fare la rigenerazione correttamente perchè non si ha il tempo materiale per uscire fuori città cosa può accadere alla 2a o 3a rigenerazione non portata a termine?
Bisogna anche tener presente che il Tuv tedesco sono anni che afferma che questi dispositivi in città non servono a nulla se non creare gravi problemi agli automobilisti ed elevati costi dovuti a sostituzioni frequenti di olio, filtri e causando in molti casi anche rotture motore e pericolo per il guidatore e i suoi trasportati (vedi articolo)
Troppo olio nella coppa ed il motore impazzisce! Colpa del FAP...
Succede, come abbiamo visto nell'articolo precedente che il gasolio incombusto in eccesso delle post-iniezioni coli attraverso i cilindri nella coppa dell'olio andando ad aumentare progressivamente il livello dell'olio motore, alterando nel contempo le sue proprietà lubrificanti. Quando la percentuale di gasolio disciolto nell'olio raggiunge la soglia di rischio del 7-10% dovrebbe apparire un messaggio sul display (sulle vetture che ne sono dotate) che invita l'utente a sostituire in anticipo il lubrificante. Su alcune vetture esiste una terza tacca sull'astina di livello olio, indicante il livello max. di guardia ma quanti guidatori oggi hanno la sana abitudine di controllare periodicamente il livello olio motore? Tuttavia, può succedere che la vettura non dia alcun avvertimento e un brutto giorno il guidatore si trovi all'improvviso con i giri del motore alle stelle senza che possa far nulla per tornare alla normalità o spegnerlo (girare la chiave del quadro sarebbe inutile).
L'unica manovra possibile per cercare di arrestare il motore è inserire, a vettura ferma, il rapporto più lungo (la quinta o la sesta marcia) e frenare a fondo rilasciando la frizione. Con il cambio automatico ciò non è possibile e non resta che mettere in N aspettando gli eventi...
L'eccesso di olio misto a gasolio nella coppa innesca il fenomeno di autoalimentazione del motore attraverso il sistema di ventilazione / ricircolo vapori olio dal monoblocco, collegato di norma al condotto di aspirazione aria diretta al turbocompressore. D'altra parte, l'olio aspirato dal turbocompressore in eccesso d'aria, è un buon combustibile e miscelato al gasolio lo è ancora di più.
Il fenomeno, in ogni caso, è molto grave e pericoloso, sia per gli ingenti danni conseguenti, che quasi sempre non vengono riconosciuti dal fabbricante, sia perché la rapidità e l'imprevedibilità dell'evento o le particolari condizioni stradali ed ambientali, non sempre consentono di evitare incidenti e conseguenti lesioni agli occupanti od a terzi. Né può essere accettabile sul piano giuridico ed etico il comodo alibi delle Case costruttrici che si ritengono sollevate da ogni responsabilità oggettiva solo perché la tale vettura è dotata di spia o messaggio di avvertimento per l'utente. L'utilizzatore deve essere correttamente informato, anche tramite la documentazione a corredo del veicolo, dei reali rischi connessi all'uso dell'auto o al posticipo di certe operazioni di manutenzione ritenute di routine dall'utente comune. Se non è spiegato a chiare lettere, un normale utilizzatore con nessuna conoscenza tecnica specifica (ossia la stragrande maggioranza degli utenti), non può ragionevolmente immaginare che se non cambia l'olio a 3000 km anziché alla normale scadenza prevista, rischia di distruggere il motore e il danno non lo riconoscerà nessuno.
Vi invito a leggere questo articolo e cosa rispondono i malcapitati
http://www.sicurauto.it/esperto-di-sicurauto/news/la-maledizione-del-filtro-antiparticolato-meno-affidabilita-e-sicurezza.html
consiglio a tutti prima della sostituzione del fap di eseguire una pulizia con il prodotto della essedi service di thiene (vi) vi posso assicurare che se non è collassato ritorna come nuovo con risparmio notevole di denaro l'operazione e molto facile ciao a tutti
Risposta di avvocato (viremar@libero.it)
Del: 07/02/2011 13.46
Sono perfettamente d'accordo su quanto da lei asserito e circa le precisazioni addotte da altri che partecipano all'argomento.
Sia il FAP francese (Gruppo PSA e Renault) che il DPF,dispositivo funzionante in modo uguale e comune su auto di tutte le altre marche (Gruppo VW, BMW, Ford, Fiat, ecc.), sono apporti che complicano la gestione degli utenti e ... la salute di tutti.
Mi permetto una domanda. Le case automobilistiche non sono forse state colte impreparate dall'imposizione di una normativa europea per dire, la tecnica, oggi giorno è progredita a tal punto da consentire la realizzazione di un sistema filtro diverso, meno preoccupante e deleterio?
Salvo il fatto, naturalmente, che le case automobilistiche commercialmente mistificano o ciurmano, non informando all'atto della vendita e tale fattore, a mio avviso, potrebbe essere impugnato.
Insomma, i burocrati di Bruxelles sono contenti, hanno dato addosso al diesel senza sapere nulla di meccanica, noi ci lamentiamo e paghiamo e si lamentano anche i polmoni di tutti.
Un azione collettiva verso più case autom. avrebbe decorsi secolari perchè le stesse hanno le potenzialità illimitate di procrastinare inserendo ostacoli ed intralci di ogni sorta, valendo il principio "Se sugli stessi fatti ci sono in corso un'istruttoria davanti a un'autorità indipendente o un giudizio presso il giudice amministrativo, il giudizio potrebbe subire una sospensione".
Che fare allora? A mio giudizio un ricorso collettivo verso l'organismo euroeo che ha partorito la norma perchè riveda immediatamente le posizioni in essere.
Vi prego di risposte ed opinioni in quanto l'argomento sta divevendo interessante e costruttivo. Grazie!
Cordiali saluti.
Il ricorso collettivo contro l'organismo europeo / quale esattamente nello specifico? / mi pare una proposta più che sensata. Stupisce comunque che i produttori di auto, più che colpevoli ovviamente, non siano riusciti a sviluppare - in 4 anni ! - un prodotto più che adeguato. Negheranno, pure, il problema ascrivendolo alla guida perfettibile del cliente / ridicolo. Devono comunque gestire un numero crescente di acquirenti insoddisfatti. Anche questo è un costo, appunto.
Quale nello specifico? A mio avviso, ci si perde nei meandri della burocrazia e una mappa del sito per i miseri mortali è quasi impossibile se non rivolgendosi a un addetto ai lavori (politico o tecnico del settore automobilistico.
Sono perfettamente dìaccordo con le rimanenti sue considerazioni.
Le case automobilistiche il loro apporto l'hanno assegnato e dopo quattro anni si trovano si dei carichi di malcontento da gestire ma tutto sommato ancora contenibile.
Sono i politici che si devono svegliare sia per il"derivato" problema salute e sia per i danni che ricorrono e che coinvolgono taluni. Devono predisporre normativamente perchè le case aut.che entro un termine x mettano sul mercato un consono dispositivo. Le autom. che non possono fare sinergia?
Così continuando rifileranno sempre la f/500 con DPF a chi girando in città l'acquista per risparmiare lt/percorrenza; senza che alcuno speghi al chi che la destinazione di una utilitaria con DPF è fatta... per girare almeno al 90% su autostrade e superstrade!.
Il discorso si fa veramente interessante e poichè ritengo l'argomento non soltanto riducibile a lamentela o ad esposizione di esperienze personali, vorrei aggiungere un'"ideina", comunque da considerare anche per ulteriori dialoghi.
Le Associazioni dei Consumatori che nei loro siti annoverano sezioni dedicate all'auto o che ci propongono , per i vari prodotti in genere, prezzi_raffronti_opinioni,oltre che a farsi spesso promotori di inziative mirate, ritengo che possano prendere in Seria Considerazione l'argomento.
Appoggiare e battersi affinche i Concessionari o/o venditori adottino all'atto di un preventivo,quindi di fronte al richiedente, ai fini di trasparenza e di corretta informazione, un questionario che elenchi caratteristiche intrinseche del modello quali durata delle parti essenziali e programma di manutenzioni,preferibilità_convenienza del tipo di combustione in base all'uso che ne farebbe il probabile cliente, precisazioni sui dispositivi collegati al tipo di combustione_ loro inconvenienti relazionati alla tipologia d'uso_modalità d'uso e di guida(per quanto tempo lasciare riscaldare da fermo e a freddo il motore prima di avviarsi?)
Non più di venti punti che, a mio parere, sono significativi e comunque tali da non ridurre il consumatore acquirente a quei malumori e scontento successivi, e a leggersi il solo ripiego, "libretto d'uso e manutenzione", (ormai il ricorrente ingrediente di cui i venditori "si riempiono la bocca". Soprattutto s avrebbe dimostrazione di cristallinità e correttezza. Potrei dilungarmi ma mi fermo qui in fiduciosa attesa di opinioni in merito.Anche di qualche Associazione Consumatori, se ci legge.
Buona giornata.